Fragments from a garden. Turi Pedersen
Fondazione Officine Saffi presenta Fragments from a garden, la prima mostra personale in Italia di Turi Heisselberg Pedersen. Pedersen è una presenza costante della scena del design danese da più di vent’anni. Nella sua carriera si è focalizzata sul vaso come oggetto scultoreo indipendente, con una produzione prolifica basata sul concetto di serialità. Ogni oggetto è in relazione col precedente e col successivo. Fragments from a garden presenta la produzione recente dell’artista, opere ispirate a strutture geologiche e formazioni cristalline, oltre che all'architettura e al computer rendering.
Turi Heisselberg Pedersen è nata in Danimarca nel 1965. Si è formata presso la Scuola di Design di Kolding, vive e lavora a Copenhagen. Ha insegnato alla Kolding School of Design dal 1994 al 2007 ed è cofondatrice della "Exhibition Room for New Ceramics" di Copenhagen.Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Musée National de la Ceramique Sevrè, Parigi; Musée de la Ceramique, Vallauris, Francia; Designmuseum Denmark; Danish Arts Foundation; Annie and Otto Johs. Detlefs' Foundation, Danimarca; il Clay Museum of Ceramic Art in Danimarca, tra gli altri musei.È stata insignita di numerosi premi internazionali, tra cui la medaglia d'oro - Bayerischer Staatspreis - 2016 e la borsa di studio itinerante della Annie and Otto Johs. Detlefs' Foundation traveling Grant nel 2016. La mostra è frutto della collaborazione con Danish Arts Foundation, a compimento del progetto FOCUS: DENMARK, una sezione di Officine Saffi Award che ha indagatio le ricerche più interessanti sulla ceramica nel territorio danese.
I lavori riprendono le logiche della natura frammentata e ricomposta, oggetti che svelano e le strutture geometriche sottese alle leggi naturali, quelle linee, traiettorie che le piante seguono nel loro sviluppo, nelle fasi della crescita, secondo rapporti armonici invisibili ed eterni.
Così come un rametto di felce, dilatato e duplicato, si confonde con l'intera pianta, ma anche una catena montuosa ci apparirà ugualmente irregolare se la osserviamo con differenti scale, fino ad osservarne, da vicino, un singolo masso. La mostra è un viaggio in un paesaggio geometrico astratto, dove ogni oggetto è in relazione con tutti gli altri, ogni linea, colore, superficie fa parte di un ecosistema. Le opere di Pedersen vanno analizzate individualmente e globalmente, ovvero nelle relazioni che si instaurano tra le forme e gli spazi. Ma guardate ancora e questa volta potreste scoprire l'architettura umana, i manufatti e persino gli oggetti di uso quotidiano che ci circondano. Queste forme geometriche apparentemente caotiche formano così la topografia di un nuovo mondo da esplorare.Turi Heisselberg Pedersen è nata in Danimarca nel 1965. Si è formata presso la Scuola di Design di Kolding, vive e lavora a Copenhagen. Ha insegnato alla Kolding School of Design dal 1994 al 2007 ed è cofondatrice della "Exhibition Room for New Ceramics" di Copenhagen.Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Musée National de la Ceramique Sevrè, Parigi; Musée de la Ceramique, Vallauris, Francia; Designmuseum Denmark; Danish Arts Foundation; Annie and Otto Johs. Detlefs' Foundation, Danimarca; il Clay Museum of Ceramic Art in Danimarca, tra gli altri musei.È stata insignita di numerosi premi internazionali, tra cui la medaglia d'oro - Bayerischer Staatspreis - 2016 e la borsa di studio itinerante della Annie and Otto Johs. Detlefs' Foundation traveling Grant nel 2016. La mostra è frutto della collaborazione con Danish Arts Foundation, a compimento del progetto FOCUS: DENMARK, una sezione di Officine Saffi Award che ha indagatio le ricerche più interessanti sulla ceramica nel territorio danese.